

Ansia e Depressione
nel figlio giovane-adulto
ESSERE GENITORI DI UN RAGAZZO CON SINTOMATOLOGIA PSICHIATRICA
Il senso di impotenza misto al senso di colpa che attanaglia i genitori di un giovane adulto che soffre di un disturbo psichico (ansia/depressione…) è un sentimento con cui è difficile convivere.
Tanti genitori in questi anni hanno chiesto il mio aiuto per comprendere se qualcosa non è stato ancora tentato per migliorare lo stato del figlio/a, oppure per accettare che, a fronte di un figlio/a ormai maggiorenne e che si autodetermina, il proprio potere di aiuto è limitato.
Nel caso di una lunga sintomatologia psichica il rapporto genitore-figlio sembra perdere la sua natura originaria per dare luogo ad un rapporto di cura in cui il genitore tenta di risolvere in tutti i modi i problemi del figlio.
Ogni comportamento sembra quindi finalizzato a far star meglio il figlio/a: la frustrazione che ne consegue è elevata, la rabbia pure.
IL MIO INTERVENTO
La consulenza genitoriale in queste situazioni verte su una iniziale analisi dello sviluppo del disturbo psichico del figlio/figlia all’interno del contesto familiare, soffermandosi sulle azioni effettuate dai genitori e il loro stato emotivo durante l’esordio e lo sviluppo della sintomatologia.
In base allo stadio di sviluppo del disagio, al ruolo che i genitori rivestono nel quadro psichico e alle loro attese, viene stilato un piano di consulenza in grado di incidere positivamente sul rapporto con il proprio figlio/figlia.
L’obbiettivo è infatti quasi sempre quello di recuperare un rapporto di amore e fiducia tra genitore e figlio/a al di là dei tentativi di risoluzione della sintomatologia psichica di cui sarà il figlio/a a doversene fare carico.
IN CASO DI COMPORTAMENTI DEVIANTI O VIOLENTI
Nel caso in cui il figlio/a manifesti dei comportamenti devianti quali utilizzo di sostanze o una dipendenza da videogiochi o violenti, applico un percorso strutturato e brevettato definito "La nuova Autorità" basato sul modello della Resistenza Non Violenta.
Il concetto di Resistenza non violenta implica uno stravolgimento del modo di rispondere e affrontare le situazioni problematiche: l’intento diventa resistere, affrontare e vincere la violenza senza esserne travolti o adottarla a propria volta, ma utilizzando la determinazione della non violenza e della presenza per interrompere l’escalation e comunicare il proprio desiderio di esserci e aiutare.